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Maratona? Perchè no! – Parte 1

Tutte le persone che iniziano a correre, prima o poi, vengono attratte dalla prova più affascinante che rappresenta per molti un punto di arrivo nella propria preparazione o nella propria carriera, sia essa agonistica piuttosto che dilettantistica: la Maratona. In questo e nei prossimi articoli proviamo a far luce su questo tipo di gara, entrando nei dettagli sia atletici che mentali necessari a raggiungere uno stato di forma ottimale.

Cominciamo col dire che la maratona è una corsa su strada della lunghezza di 42 Km e 195 metri e fonda le sue radici nell’antica Grecia. Lasciatemi dire che ritengo sia una prova veramente dura, da non affrontare mai senza una adeguata preparazione perché “tanto al massimo arrivo in fondo camminando”. Vi posso garantire per esperienza personale che quando si sono esaurite tutte, ma proprio tutte le forze, anche il solo fatto di dover camminare per alcuni Km per arrivare al traguardo vi risulterebbe faticosissimo! E’ tutto un discorso di equilibrio, sia fisico, ottenuto con gli allenamenti in preparazione, sia mentale. Dall’unione di queste due componenti ne deriva la preparazione completa che bisognerebbe possedere per affrontare una prova di questo calibro. L’impegno che richiede la Maratona è di notevole portata: bisogna allenarsi seriamente e senza improvvisare niente per almeno quattro mesi prima della data fissata per la gara per i runner più avanzati, mentre si può arrivare anche ai sei mesi – un anno per corridori meno allenati.

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Importante è non cedere mai il passo alla stanchezza (e qui sta la vera difficoltà dell’allenamento) anche nelle prove più lunghe, in genere variabili dai 25 Km ai 35-39 Km. Sono necessari molto tempo libero a disposizione ed anche molta determinazione. Non si può affrontare una preparazione ad una maratona se non si è realmente convinti di volerla correre. Sarebbe un’inutile spreco di energie fisiche e mentali, oltre che di tempo. Il consiglio che posso dare è quello di affidarsi a persone esperte del settore oppure allenatori che vi possano guidare nell’avvicinamento a questa gara che ripeto, è molto dura e complicata. Allo stesso tempo anche la testa gioca un ruolo importantissimo. Arrivati ad un certo punto della gara, il vostro organismo comincerà a mandarvi dei segnali di resa più o meno forti (in genere oltre i 30 Km). Proprio allora bisogna concentrarsi ancor di più, e non è facile, pensando che si sta correndo!

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