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Niente vendetta, ai quarti va la Germania!

 

 

 

Germania – Algeria 2-1 dts

Germania: Neuer – Mustafi, Mertesacker, Boateng, Höwedes – Lahm, Schweinsteiger, Kroos – Özil, Götze – Müller

Algeria: Rais Mbolhi – Mandi, Mostefa, Belkalem, Halliche, Ghoulam – Taider, Lacen, Feghouli, Soudani – Slimani

Arbitro: Sandro Ricci (BRA)

Marcatori: 92′ Schurrle, 119 Özil, 121′ Djabou

All’Estadio Beira-Rio di Porto Alegre, la Germania soffre oltremisura ma piega ai supplementari una coriacea Algeria, guadagnandosi l’accesso al quarto di finale, dove affronterà la Francia. La squadra di Halilodzic manca la possibilità di vendicare il biscotto del Mundial 82, ma esce a testa altissima dal mondiale brasiliano. La Germania resta tra le favorite, ma adesso servirà qualcosa di più per entrare tra le prime quattro.

Low è costretto a rinunciare a Podolski e a Hummels che non recupera dall’infortunio subito nell’ultimo allenamento, e schiera il sampdoriano Mustafi come terzino destro; Boateng si sposta al centro con Mertesacker, mentre Howedes viene confermato a sinistra nonostante le polemiche in patria sulle sue prestazioni nella fase a gironi. Davanti alla difesa trio Bayern con capitan Lahm, Kroos e Schweinsteiger preferito a Khedira; sulla trequarti torna Götze, che con Özil sostiene il vice capocannoniere del torneo Muller.

La gara: l’avvio dei tedeschi è contratto, lo spettacolo latita e il centrocampo fatica a controllare il gioco; l’Algeria si difende ordinatamente e non disdegna le ripartenze: da una di queste nasce la prima occasione, con Neuer costretto ad uscire sulla trequarti per fermare Slimani lanciato a rete. Per la prima conclusione dei panzer bisogna attendere il quarto d’ora, quando Schweinsteiger impegna Rais con un destro potente dalla distanza; prima del ventesimo l’Algeria costruisce tre buoni occasioni, ma Fegholi e Ghoulam sono imprecisi, mentre Slimani si vede strozzare l’urlo in gola dal guardialinee, bravo a segnalare il fuorigioco dell’attaccante dello Sporting Lisbona. La Germania continua a trovare poco spazio in mezzo, e il possesso palla si rivela lento e poco producente: Kroos fa più la mezzala che il trequartista, sbagliando molti palloni, mentre Götze e Özil si accendono solo a tratti; da un cross sbagliato del giocatore dell’Arsenal nasce una buona occasione, ma Rais è attento. Nel finale di frazione i tedeschi cominciano però a crescere, e negli ultimi dieci minuti il portiere delle volpi del deserto è chiamato più volte all’intervento, e deve superarsi per respingere una conclusione ravvicinata di Götze, che spreca malamente dopo una ribattuta su tiro di Muller. Le squadre vanno al riposo sullo 0-0, risultato giusto per quanto si è visto in campo.

La ripresa si apre con Schurrle in campo al posto di Götze, e il giocatore del Chelsea si rende subito pericoloso con un tiro deviato in corner; sulla battuta dell’angolo nasce una grande occasione per Mustafi, che stacca bene ma non riesce a indirizzare il pallone che termina tra le braccia di Rais. I primi minuti sono entusiasmanti e con continui capovolgimenti di fronte: la Germania reclama un calcio di rigore per una trattenuta in area, e sul contropiede successivo l’Algeria spreca un favorevole quattro contro tre; al decimo Rais deve superarsi su un destro di Lahm dal limite, ma la Germania continua a crescere e stringe gli algerini nella propria trequarti; a metà del secondo tempo, dopo una fase agonisticamente molto bella ma con pochi spunti, l’infortunio di Mustafi costringe Low al secondo cambio, con Khedira che sostituisce il giocatore doriano e Lahm che torna alle origini sulla fascia destra. La Germania fa tanto possesso, ma l’Algeria si difende bene e concede solo tiri dalla distanza, provandoci a sua volta con Feghouli che con un gran sinistro non va distante dal palo della porta difesa da Neuer, che alla mezzora è bravo a trattenere un’altra conclusione da fuori. Sull’ennesima ripartenza dei verdi Boateng è decisivo in chiusura, ma anche l’Algeria rischia su un colpo di testa a lato di Schweinsteiger; all’ottantesimo arriva forse l’occasione più importante del match: Khedira crossa dalla destra, Muller impatta bene di testa ma Rais è strepitoso nel riflesso, e sulla ribattuta Schurrle non riesce a mandare in rete il pallone. Passa solo un minuto e ancora il giocatore del Bayern va ad un passo dal vantaggio, ma dopo aver saltato netto Belkalem calcia troppo stretto sul primo palo e la sfera termina sul fondo; il finale è vibrante, con entrambe le squadre che vogliono vincere e spingono a tutta. Neuer è ancora strepitoso in uscita su Feghouli, e mentre inizia l’ultimo minuto di gara è Schweinsteiger a mancare il gol qualificazione con un colpo di testa debole che non fa male a Rais. I quattro minuti di recupero sfilano col fiato sospeso, e il triplice fischio dell’arbitro manda le squadre ai supplementari, degno epilogo di una partita a tratti spettacolare e sempre in equilibrio.

L’avvio del overtime è col botto, e dopo solo cento secondi Schurrle porta in vantaggio la Germania: Muller scende sulla sinistra e mette in area un pallone teso e preciso, con l’attaccante del Chelsea che con scarsa coordinazione colpisce meravigliosamente di tacco e batte imparabilmente Rais, mandando finalmente avanti i tedeschi. L’Algeria, molto stanca, accusa il colpo, e al sesto Özil entra solo in area ma prova un dribbling di troppo e fa sfumare il match point; l’inerzia è però tutta dalla parte della Germania, che ancora una volta va vicina al gol con un bel destro a giro di Muller, salito in cattedra nei supplementari. Nel finale di tempo scorre però un brivido sulla schiena di tutto il popolo tedesco, quando Bougherra calcia con violenza dal limite ma non trova la porta; il primo tempo supplementare termina sull’1-0, con entrambe le squadre sfinite dai crampi, nonostante la pioggia e la bassa temperatura che ha condizionato la serata brasiliana.

Gli ultimi quindici minuti si aprono con l’esordio al mondiale di Christhop Kramer, col giovane giocatore del Mönchengladbach che sostituisce un esausto Schweinsteiger, autore di una partita sensazionale dal punto di vista fisico; l’Algeria prova con le forze rimaste a spingere, ma fatica a rendersi pericolosa e la Germania, seppur con qualche affanno, tiene. Proprio Kramer calcia su Rais in uscita, e Muller fallisce ancora l’occasione di chiudere il match mettendo male in mezzo dopo aver aggirato il portiere algerino. Il gol che manda definitivamente la Germania ai quarti arriva a un minuto dal termine, con Özil che scarica in rete di sinistro dopo che Schurrle si era visto negare la doppietta sulla linea. Passa un minuto e Djabou accorcia clamorosamente le distanze con un sinistro al volo, ma non c’è più tempo e la Germania, nonostante una prestazione non eccellente ma efficace, accede ai quarti di finale, dove affronterà la Francia di Deschamps.

 

 

 

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