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Inventori uccisi dalle loro invenzioni

Nel passato ci sono state menti geniali che hanno dedicato tutta la loro vita alla ricerca e alla sperimentazione di nuove invenzioni per poter migliorare la tecnologia e la vita dell’essere umano. Alcuni pero ci hanno rimesso la vita per il bene dell’evoluzione e del progresso, soprattuto in cose che al giorno d’oggi crediamo siano semplici e banali.

– Otto Lilienthal: fu il primo uomo al mondo a planare nei cieli con un deltaplano costruito in tela e legno. Grazie alle foto su di lui che circolavano in quel periodo è stato il primo uomo a diventare virale, stimolando la fantasia di altri inventori. Morì nel 1896 durante una sua esibizione, cadendo da circa 17 metri di altezza rompendosi la spina dorsale.

– Marie Curie: fu una delle prime donne scienziato, vincendo ben 2 premi Nobel, nel 1903 per la fisica e nel 1911 per la chimica, grazie ai sui studi sulla radioattività. Morì nel 1934 per un’anemia aplastica dovuta alla forte esposizione alle radiazioni durante i suoi studi. Purtroppo in quell’epoca si ignoravano i danni che le radiazioni causavano.

– Ismail ibn Hammad al-Jawhari: a lui si deve la realizzazione di un importante dizionario di lingua araba. Anche lui era un appassionato di volo e dobbiamo a lui anche il primo documentato tentativo di volo umano. Gli costò la vita intorno all’anno 1008 poiché tento di spiccare il volo dal tetto di una mosche con due ali di legno ricoperte di tessuto, ma questo tentativo non andò a buon fine perché si schiantò.

– Sylvester H. Roper: è l’inventore di un ibrido tra bicicletta e velocipede alimentato a vapore. Morì nel 1896 durante una dimostrazione pubblica della sua invenzione. All’epoca raggiunse l’incredibile velocità di 64 Km/h e si schiantò. La natura dell’incidente non fu chiara, poiché non si sa se lui sia morto di infarto a causa dell’incidente o che sia stato proprio l’infarto a causare l’incidente.

– Franz Reichelt: Al giorno d’oggi è considerato il padre del base jumper, perché tra la fine del 800′ e inizi del 900′, tentò salti nel vuoto con una tuta alare. Il suo esperimento più famoso è anche quello dove perse la vita, saltò dal primo piano della torre Eiffel a Parigi nel 1912, 60 metri di caduta libera con la sua tuta che doveva consentirgli di planare ma che in realtà non funziono e si schiantò al suolo, “fortunatamente” morì di infarto prima dell’impatto.

– Alexander Bogdanov: visse in Russia tra il 1873 ed il 1928, fu un fisico, filosofo, rivoluzionario e scrittore di fantascienza; ma tra le sue passioni vi era anche la medicina. Fu il primo ad effettuare trasfusioni di sangue utilizzando il plasma di persone giovani su persone anziane. Morì proprio a causa di una trasfusione infettandosi con il sangue di un ragazzo affetto da malaria e tubercolosi.

– Thomas Andrews: Progettista capo del Titanic, con il ruolo di Amministratore Delegato della società di costruzioni navali Harland e Wolf di Belfast. Ovviamente morì il 15 Aprile 1912 nel viaggio inaugurale della nave.

– Thomas Midgley: inventore della benzina senza piombo, chimico americano in attività nel 1920. Considerato il primo grande responsabile dell’inquinamento e del buco dell’ozono. Contrasse la poliomielite negli anni 40′ a causa del piombo. Costretto a letto invento un macchinario di carrucole per alzarsi autonomamente, e questo macchinario fu la causa della sua morte.

– William Bullock: fu l’inventore della rotativa per la stampa, contribuendo alla diffusione dei quotidiani su larga scala, rivoluzionando la cultura e il mondo dell’industria. Morì rimanendo incastrato con la gamba in uno dei meccanismi della macchina durante una fase di pulizia, fu costretto ad amputarla e morì di cancrena una paio di settimane dopo.

fonte | Hai Sentito

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