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Pagamenti mobile: pronti a dire addio ai contanti?

Inventiamo satelliti che porteranno Internet in ogni angolo del mondo, macchine e camion che guideranno da soli, telefoni componibili e occhiali che ci metteranno davanti agli occhi tutte le informazioni di cui avremo bisogno. Abbiamo raggiunto un livello di tecnologia davvero formidabile ma ci servono ancora pezzi di carta per acquistare ciò di cui abbiamo bisogno. Ho estremizzato il concetto per farvi capire ciò che ho in mente ormai da diverse settimane: e se vivessimo in un mondo senza contanti?

Con le moderne tecnologie è più che possibile, visto che esistono già servizi per scambio di denaro online (vedi PayPal). Ma allora perché non si utilizzano questi sistemi invece dei classici “spicci”. Beh, i problemi potrebbero essere molteplici. Innanzitutto non tutti hanno a disposizione uno smartphone con connessione ad Internet, almeno oggi. Fra qualche anno la situazione cambierà, questo è certo. Poi, anche se tutti dovessimo avere uno smartphone connesso ad Internet, quanti si fiderebbero a pagare sfruttando “la rete”? Pochi, sicuramente.

Eliminando i contanti avremmo però tantissimi vantaggi. Eccovi una lista:

  • Addio ai furti. Tutto è virtuale, ben protetto da una password o da impronte digitali;
  • Niente più dimenticanze. I nostri soldi sono sempre disponibili online, basta avere uno smartphone, un tablet o un computer (ma anche SmartWatch o SmartGlass);
  • Niente più file alle casse. Basterà passare lo smartphone sull’apposito dock NFC per dare il via libera al pagamento. Niente più calcoli, niente più resto;
  • Niente più contanti sparsi per casa. Tutto sarà disponibile in un’unica schermata, sempre e comunque;
  • Le bollette si pagheranno solo online, così come qualsiasi altra commissione.

Vi vengono in mente altri vantaggi? Sicuramente sì. Ovviamente il problema sicurezza va affrontato in modo serio. Le password potrebbero non essere la soluzione più sicura. Forse solo i moderni sensori per il riconoscimento delle impronte digitali, come il Touch ID di Apple (da poco aperto agli sviluppatori), potrebbero rappresentare la soluzione ideale.

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