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Rdio: il miglior servizio di streaming?

I servizi di streaming musicale oggi si stanno diffondendo sempre di più, e sembrano essere il futuro della commercializzazione della musica. Tra i tanti esistenti sicuramente il più famoso è Spotify e subito dopo abbiamo Rdio. Oggi voglio parlarvi proprio di quest’ultimo, e voglio darvi le mie impressioni dopo averlo provato per un po’.

Partiamo parlando del catalogo musicale, che Rdio dichiara contenente più di 20 milioni di brani, ottenuti grazie a contratti con le 4 maggiori case discografiche (Universal, Sony, Warner ed EMI). Il suo concorrente Spotify invece ne ha circa 15 milioni, tuttavia se ascoltate soprattutto musica Pop non vi accorgerete mai di questa differenza. La massima qualità musicale disponibile è molto buona anche se non è specificato il numero di Kb/s, penso che saremo intorno ai 256 – 320 Kb/s.

Per quanto riguarda la compatibilità, il servizio è supportato su innumerevoli piattaforme oltre ai PC desktop: dispositivi iOS, Android, Windows Phone, BlackBerry, Roku e sistemi di altoparlanti Sonos.

rdio_devices

Oltre alla compatibilità su carta bisogna anche vedere come sono fatte le app sulle varie piattaforme. Io personalmente l’ho provato su un Mac, sia il client web che l’app desktop e su iPhone e iPad. La versione web è già ottima, si basa su HTML 5, ed è quindi supportata dai più recenti browser. Davvero non ho sentito l’esigenza di scaricare l’app installabile, ma l’ho fatto soltanto per provarla. Anche questa è ottima, bellissima la grafica e funziona velocemente e senza particolari problemi. L’app per iPhone e anche quella per iPad erano già in stile iOS 7 da prima che esso arrivasse, ma gli mancava qualche aggiustamento che è stato fatto soltanto di recente. Comunque adesso è perfettamente ottimizzata, supporta l’ascolto offline e le stazioni radio senza problemi. Sui dispositivi meno recenti risulta essere meno fluida, ma funziona comunque. Non mi dilungo molto su questo punto in quanto potete provarle anche voi gratuitamente.

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Una funzione che mi è piaciuta è la possibilità di usare lo smartphone come un telecomando per controllare la musica in riproduzione su un’altro dispositivo, collegato allo stesso account. Inoltre se vi registrerete potete eseguire subito una prova gratuita di 15 giorni con abbonamento Unlimited, senza che sia richiesta alcuna carta di credito.

Una volta terminata la prova potrete scegliere tra uno dei tre abbonamenti disponibili: Web, Unlimited e Famiglia illimitato. Il primo consente l’ascolto illimitato soltanto da computer desktop, Unlimited consente l’ascolto illimitato da qualsiasi piattaforma e il terzo sarebbe una versione multipla dell’abbonamento Unlimited per avere uno sconto sull’acquisto su più account, una possibilità da non sottovalutare.

Devo dire che Rdio mi ha colpito positivamente, perché oltre ad avere quelle funzioni che tutti i servizi di streaming hanno, si presenta con una grafica che io lodo e ha anche qualche vantaggio in più. Quello mi manca venendo da Spotify è una cosa simile alla pagina Sfoglia che trovo molto utile. In definitiva non mi sento di dirvi che si tratta del miglior servizio di streaming musicale in assoluto, ma vi consiglio di provarlo, sicuramente resterete soddisfatti.

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