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Il PERSONAGGIO – Wienzierl e il miracolo Augsburg

Markus Wienzierl fa parte della nuova generazione tedesca di allenatori. Perchè la Germania non è solamente fucina di giovani talenti  ma anche di tecnici, soprattutto dopo che allenatori giovani e vincenti come Jurgen Klopp hanno stregato l’Europa. Non c’è solo l’allenatore del Borussia Dortmund ad aprire la pista ai nuovi allenatori emergenti, perchè dietro di lui “spingono” nomi di cui presto sentiremo parlare: Tuchel, Gisdol e Wienzierl i primi della lista. Proprio quest’ultimo, tecnico dell’Augsburg,  sta facendo parlare di se per il suo miracolo sportivo con la compagine bavarese, ottavo in classifica a -4 dallo Schalke plurimilionario.

Il bello è che Wienzierl (classe 1974) è solamente al suo secondo anno di Bundesliga da tecnico, dopo i suoi esordi in Regionalliga come vice allenatore dello Jahn Regensburg nel 2007.  Una carriera da calciatore finita troppo presto, nel 2005, per un infortunio al legamento del ginocchio che ha frenato la vita calcistica di un difensore di puro talento. Per lui anche due anni al Bayern Monaco, un esperienza che lo formato tantissimo e gli ha fatto imparare ancora di più da tecnici come Trapattoni e Hitzfeld.

Di li in poi Wienzierl ha lavorato sodo, ha appreso molto e ha cominciato ad insegnare calcio. Quando l’Augsburg gli propose la panchina nel 2011, il presidente dei bavaresi gli disse semplicemente: “Scegliamo te perchè sei il migliore”. Parole importanti, per un ragazzo che comunque è rimasto sempre con i piedi per terra, lavorando sodo e imparando dai migliori come Pep Guardiola. Il tecnico spagnolo è infatti un modello calcistico molto influente in Wienzierl. Anche per il suo Augsburg il tecnico utilizza il 4-1-4-1, un modulo che sta facendo volare la sua squadra e gli ha dato modo di scoprire e esaltare giocatori come Werner, Baier e Hahn, già pezzi pregiati del mercato tedesco. Stupisce la qualità del suo gioco nonostante non abbia a disposizione grandi campioni. Un calcio moderno e mai banale con giocate veloci e sovrapposizioni,  che ha fatto arrivare Wienzierl nel taccuino dei grandi club europei. Gli obbiettivi per lui e per l’Augsburg non cambiano, anche se la sua ambizione lo porterà presto in altri lidi. Per ora godiamoci la sua creatura, che diverte la Bundesliga e rischia di essere un altro miracolo. D’altronde lui ha le idee chiare:

“Sono un allenatore che sa bene quello che vuole. Non sono prepotente ma non voglio mai apparire modesto. I miei ragazzi sanno bene quello che vogliono e mi stimano per questo”.

Vai Markus, il futuro è tuo.

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