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Il “Team Madleets” hackera l’home page di Google Malesia

La home page di Google MAlesia è stata hackerata dal gruppo hacker “Team Madleets”, utilizzando una tecnica di DNS poisoning, ovvero ha dirottato le comunicazioni dirette al server Google verso un altro server. Il gruppo hacker ( o un singolo hacker) è riuscito ad interrompere le comunicazioni per qualche ora lasciando visibile solo la schermata che segue.

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Come si nota dall’intestazione potrebbe trattarsi di un solo hacker, Struck, facente parte dei 1337 (Leet), che ha eseguito l’attacco verso il motore di ricerca. Come indicato nella loro pagina Facebook, il gruppo non ha hackerato il sito per odio, ma l’avrebbe fatto semplicemente per dimostrare qualcosa.

We feel we need to alert anyone, that we don’t hack any country tlds for example google.com.my as a result of any kind of hate, We don’t hate anyone, We love all humanity, there is no obvious reason for stamping the tlds.
Least the reason is not any kind of hate.
Whatever the reason is we can’t explain except we love all of you.
Regard’s
H4x0rL1f3
Team Madleets Offical

Intervistato via mail da TechCrunch, un hacker del gruppo avrebbe poi riferito che l’unico intento che avevano era quello di dimostrare che la sicurezza informatica è solo un’illusione: nessun obbiettivo politico quindi:

There’s not much reason behind it, only to prove that security is just an illusion. It does not exist.

We have no political intentions whatsoever, as you have already stated.
Regards, LeeT
Un’altra motivazione degli hacker sarebbe – anche se non ne hnno fatto parola – farsi pubblicità, visto l’imminente Global Entrepreneurship Summit a Kuala Lumpur, dove sarà presente anche il segretario di stato Americano John Kerry.
Google Malesia – con altri siti della nazione – era stato già vittima di hacker a luglio, questa volta per protestare contro la condizione dei lavoratori del Bangladesh che lavorano in quella nazione.

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