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iPhone 5s e Touch ID: siete al sicuro dai furti?

Tutti ormai conoscerete la novità introdotta da Apple nel suo nuovo iPhone 5s e cioé il lettore di impronte digitali “Touch ID” posto sul tasto Home, necessario per autenticarsi e sbloccare il telefono. Ma se i ladri arrivassero, nel peggiore dei casi, a mozzare il dito per ottenere l’impronta digitale e quindi l’accesso al vostro smartphone? Timori fondati, questi, che nascono sulla scia di un fatto successo in Malesia, dove il furto di un costosissimo Mercedes “S” Class con avviamento biometrico é costato il dito al proprietario, rimosso “chirurgicamente” dai ladri per accendere l’auto. Altre preoccupazioni provengono dalla notizia che il governo USA potrebbe  raccogliere tutte le impronte digitali degli utenti iPhone aumentando il rischio di furti d’identità.

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Ma se quest’ultima ipotesi resta la più plausibile, di certo la prima é decisamente infondata. Quindi tranquilli che le vostre dita sono al sicuro e a dirlo sono gli esperti in sicurezza biometrica. Come? A sentire il CTO di Validity Sensors, Sebastien Taveau, il sensore d’impronte digitali “Touch ID” di iPhone utilizza frequenze radio per scansionare gli strati sub-epidermici della pelle, una pratica che richiede al proprietario del dito di essere vivo e attaccato al dito utilizzato. Quindi nemmeno un dito mozzato basterà per sbloccare l’iPhone 5S che vi é stato rubato.

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Naturalmente questa nuova caratteristica dell’iPhone 5s non esclude la possibilità che le vittime del furto siano costrette dai malintenzionati ad usare le dita (ancora attaccate) per sbloccare lo smartphone. Certo é, in definitiva, che la sicurezza della tecnologia biometrica rappresenta una difesa efficace anche negli scenari peggiori: così saranno più tranquilli gli apocalittici.

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