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2. Bundesliga: Analisi della 1a giornata

Il Monday Night ha chiuso i giochi della 1a giornata di 2. Bundesliga con la vittoria di misura per 1 – 0 del Fortuna Düsseldorf di Michael Büskens sull’ Energie Cottbus. Inutile dire che le gare serali hanno beneficiato di un clima più umano e temperature meno improbe per disputare 90’ di calcio che abbiano un senso. I tedeschi, come è noto, non si lamentano mai e la 2. Bundes è abituata a date e orari improbabili, non è questo il problema. Lo è semmai un arco di tempo relativamente breve tra conclusione di una stagione e inizio della nuova, ma il 2014 è l’anno dei Mondiali Brasiliani, ubi maior… , quindi poco minutaggio nelle gambe, affaticamento muscolare, penuria d’ossigeno. Nessun alibi per nessun club comunque visto che la ripresa dei lavori è prevista per questo nuovo week-end lungo di passione calcistica con una rotazione ragionata di squadre e orari.

Troppo presto naturalmente per emettere verdetti, lasciamo quindi che il campionato cominci e, soprattutto entri nel vivo, però alcuni elementi d’analisi sono emersi già da questi primissimi scontri. Innanzitutto sottolineiamo una distanza progressiva (dato che così non era durante la passata stagione di 3. Bundesliga) accumulata dal Karlsruhe nei confronti dell’ Arminia Bielefeld. Ci sembra evidente fin dalle prime battute che all’interno del club allenato da Kauczinski ci sia stata un’evoluzione a livello tattico nel passaggio di categoria. Certo, parlare di miglioramenti tattici nei confronti di una squadra che in terza divisione ha mostrato il miglior attacco e la miglior difesa potrebbe suonare inadeguato, ma occorre considerare il salto – appunto – di categoria, e dunque di qualità e chi è rimasto fermo al palo come il Bielefeld questo sensibile divario, ingigantito dall’abisso tecnico che può separare squadre che fino a poche settimane fa se la giocavano in Bundesliga (vedi Greuther Fürth) da altre che militavano in 3a divisione, rischia di vederselo sbattere di fronte come un muro insormontabile per il resto dell’intero torneo. Si è notata una squadra sempre molto solida e che non è disposta a concedere un millimetro di spazio alla squadra avversaria, e il Karlsruhe ha affrontato e vinto meritatamente contro una delle realtà più in forma della scorsa Zweite Bundesliga, il Francoforte.

Le prime della classe hanno fatto le prime della classe rispondendo presente, tranne il Colonia ancora in fase evolutiva, al cambio di panchina con Stöger che comunque sta lavorando bene sotto pressione laddove la curva di apprendimento più insidiosa sarà nel cambio di mentalità più che nel nuovo modulo offensivo introdotto dal tecnico austriaco. I successi del Fürth e del Düsseldorf hanno messo in chiaro da subito che con le ex Bundes non si scherza. D’altronde sono compagini già attrezzate per il ritorno immediato al calcio che conta. Anche club dati per favoriti per le tre prime posizioni nella classifica finale come Kaiserslautern e St. Pauli hanno rispettato i pronostici imponendosi a spese rispettivamente di Paderborn e Monaco 1860 mettendo in evidenza valori e qualità ad alti livelli.

Qualche bella sorpresa, ma non troppo, l’ Erzgebirge Aue allenato da un Falko Götz davvero in palla con metodi e mentalità da club da alta classifica, facendo di necessità virtù a livello di mercato, ovvero andando a pescare saggiamente nel serbatoio degli svincolati giocatori come il nigeriano Okoronkwo o il lituano Noviskovas, oppure scovando nei bazar est-europei calciatori dall’ottimo profilo tecnico come Sylvestr (autore di una doppietta in casa dell’ Ingolstadt), individualità alle quali non fanno certo difetto i fondamentali. Il Bochum, che dall’arrivo di Neururer sulla panchina lo scorso aprile sembra aver acquisito una marcia in più mettendo in mostra un gioco estremamente moderno fatto di movimenti perpetui nelle due fasi e un sistema di pressing che guarda molto da vicino sia Monaco di Baviera che Dortmund. Gran bella vittoria d’autorità a spese di una delle squadre non proprio remissive come l’Union Berlin, in lista anzi tra le contendenti finali alla promozione dopo lo splendido precampionato.

Difficile parlare di vere e proprie delusioni, per il solito discorso delle tempistiche ancora minute, e si sa… ai primi bagliori dell’alba la vista è sempre un po’ annebbiata per inquadrare oggetti, situazioni e fare valutazioni, però questi primissimi passi falsi di Monaco 1860, Union Berlin, FSV Francoforte, per quanto siano stati insuccessi tutt’altro che schiaccianti e decisamente recuperabili a brevissimo termine, iniziano a far scricchiolare qualche certezza.

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