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Bayern, ecco Guardiola: “Qui per continuare a vincere” – VIDEO

Ha allenato solo quattro anni a grandi livelli, ma Josep Guardiola è già entrato nella storia del calcio. Con il suo Barcellona ha vinto tutto, attraverso un gioco – il tiki-taka – che è diventato ormai il marchio di fabbrica del club blaugrana. Nel 2012 decide di smettere: il suo ciclo era finito e in lui iniziava a serpeggiare la voglia di trovare altri stimoli. Non necessariamente nell’immediato. Ecco perché decide di prendersi il più classico degli anni sabbatici, per ricaricare le batterie e tornare alla ribalta con un nuovo progetto: da qui, la scelta di sposare quello del Bayern Monaco. Un matrimonio già deciso da tempo, da qualche mese prima che la squadra di Heynckes chiudesse la stagione con uno storico e straordinario triplete. Difficile, forse impossibile fare meglio. Ma il compito del “Pep”, adesso, è di creare un nuovo ciclo e portare il suo calcio e la sua mentalità latina in un calcio completamente diverso.

Pochi minuti fa, l’attesissima conferenza stampa di presentazione. Si presenta puntualissimo – accompagnato da Hoeness, Rummenigge e Sammer –  e sfoggia subito i frutti degli studi della nuova lingua degli ultimi mesi: «Scusate per il mio tedesco, ma vi prometto che migliorerò». Sorride, è la sua prima uscita ufficiale da tecnico del Bayern Monaco: «Questo è un club grandissimo e mi reputo fortunato per avere l’opportunità di allenare questa squadra, una delle più forti del mondo. Ho ricevuto una grande accoglienza, sono venuto qui per i giocatori e per la storia». Lo spera anche il presidente Hoeness: «L’abbiamo incontrato molte volte a New York, ma sono bastati cinque minuti per capire che era l’uomo giusto. Fare meglio di Heynckes? Lui ci ha portato in alto, ma adesso penso solo a Guardiola». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Rummenigge: «Abbiamo lavorato duro per portarlo qua. Pep ha un legame speciale con il Bayern ed è un piacere avere con noi il migliore allenatore del mondo. Dopo gli ultimi risultati è inevitabile che ci sia un po’ di pressione, ma lavorare con uno come Guardiola è un privilegio e sono sicuro che vivremo un’altra stagione fantastica. Conterà vincere titoli. La Bundesliga è il più difficile, mentre la Champions è il più affascinante».

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Anche Guardiola sa che sarà difficile prendere in mano l’eredità lasciata da Heynckes: «Il mio obiettivo è continuare su questi livelli e vivere la stagione con la mia squadra. Non ho problemi ad arrivare in questo momento, sono convinto di potercela fare. Al mio primo anno al Barcellona avevo una squadra da rifondare, oggi arrivo in una che già domina, che è campione di tutto e che negli ultimi dieci mesi ha vinto quattro titoli. Quando alleni il Bayern non puoi aspettarti che non ti venga chiesto di vincere».

E il 24 luglio, si troverà già di fronte la sua ex squadra in un’amichevole… «Sarà un giorno speciale per me. Se sono qui è per merito di quello che ho fatto a Barcellona. Sarà una partita che ci permetterà di prepararci alla Supercoppa tedesca e alla stagione, un test molto importante per noi. Personalmente sarà molto emozionante».

È stato un anno a New York, ma il calcio è sempre rimasto nei suoi pensieri: «Ho visto tutte le partite della Bundesliga e in particolare quelle del Bayern Monaco. Mi servirà comunque tempo per conoscere un campionato nuovo».

In molti gli chiedono se sarà possibile esportare anche in Bundesliga il celebre “tiki-taka”: «Questa è una situazione nuova e sarò io a dovermi adeguare. Devo vedere, i giocatori del Barcellona erano diversi e anche la situazione qui al Bayern lo è. I tifosi vengono per vedere me che alleno? Al massimo verranno per vedere i giocatori che si allenano…».

Dalla precedente esperienza a Barcellona, si sicuro porterà con sé qualcosa: «Il mio staff. E infatti verranno con me Domenech, Carles Planchar, Lorenzo Bonaventura e Manuel Estiarte».

Si troverà subito a dover gestire una situazione spinosa come quella del futuro di Mario Gomez: «Oggi è un giocatore del Bayern Monaco e io lo tratterò come tale». Subito dopo la precisazione di Rummenigge al riguardo: «Sarà presente al primo allenamento della squadra». Quelli dopo chissà.

Sul mercato in generale, invece, Guardiola non ha molte pretese: «Non so quale sia il pensiero di Sammer e Rummenigge, ma attualmente il livello del Bayern è talmente alto che c’è ben poco da fare».

A breve arriverà anche una telefonata con il suo predecessore Heynckes: «Gli telefonerò a breve. Per me è importante conoscere la sua opinione riguardo questa squadra. Ho massimo rispetto per i suoi successi e la sua grande carriera. Non cambierò molto, devo solo continuare sulla traccia del mio predecessore. Di certo non sono così arrogante da dire che ho dato il via a una nuova era, né tantomeno posso fare confronti tra il Barcellona e il Bayern. Le valutazioni le faremo nei prossimi mesi o direttamente fra un anno».

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