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Trapianto di testa, tra due anni possibile

Tra un paio di anni saremo in grado di effettuare un trapianto di testa. A dirlo è Sergio Canavero, neurochirurgo di Torino, noto per aver “risvegliato” nel 2008 una ventenne, in stato vegetativo permanente da due anni, con l’elettrostimolazione.

Canavero spiega come potrebbe essere effettuato l’intervento e in particolare come ricostituire la continuità del midollo spinale, punto cruciale dell’impresa: speciali materiali chimici sono in grado di ripristinare l’integrità di una fibra nervosa tagliata. L’intervento viene effettuato in ipotermia profonda (15 gradi centigradi), per tutelare il cervello. Ma chi è il donatore e il candidato ideale per riceverlo?

Il primo è un individuo che ha purtroppo perso la vita per un trauma cranico puro, senza lesioni sostanziali a carico degli altri organi. O chi ha subito un ictus fatale. Il ricevente, invece, può essere un malato affetto gravemente da una malattia neuromuscolare degenerativa. Ma anche un soggetto tetraplegico potrebbe candidarsi.

fonte | Yahoo

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