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iTunes Radio: cos’è e che differenze ci sono con gli altri servizi di streaming

Nel keynote del WWDC Apple ha presentato tantissime novità, tra cui l’attesissimo iOS 7, che sarà disponibile in autunno agli utenti, mentre gli sviluppatori possono già accedere alla beta. Tra le funzioni del nuovo OS è stata presentata iTunes Radio, un servizio di streaming musicale integrato direttamente nell’app Musica di iOS 7.

Apple è stata l’azienda che ha rivoluzionato l’industria discografica con iTunes Store, nato 10 anni fa, servizio che ha portato alla diffusione legalizzata della musica digitale e anche di altri contenuti (Film, eBooks, ecc.). Il successo di iTunes è anche da attribuire agli iPod e a tutti i dispositivi tra cui Apple ha creato un perfetto ecosistema.

Adesso è in atto un altra rivoluzione per l’industria musicale: quella dello streaming, avviata da Spotify in Svezia nel 2008, seguito poi da altri servizi simili (Deezer, ecc…).

iTunes Radio è una specie di web-radio che ci permetterà di ascoltare musica in base alla stazione che scegliamo e sarà personalizzata in base ai nostri gusti. Il servizio offre 200 stazioni radio ma gli utenti potranno creare le proprie basate su un genere, un artista o un brano. Le stazioni terranno conto della nostra libreria musicale e di ciò che abbiamo acquistato su iTunes per perfezionarsi sempre di più. Inoltre noi potremmo indicare ad iTunes i nostri gusti dicendogli se un brano ci piace o meno.

Il servizio avrà un collegamento rapido per acquistare il brano che stiamo ascoltando, oppure lo potremo aggiungere alla lista dei desideri e decidere se acquistarlo in un secondo momento. iTunes Radio terrà traccia di tutti i brani ascoltati e ci darà la possibilità di vedere la cronologia. Si integrerà perfettamente con Siri, in modo che l’utente possa chiedere per esempio “riproduci una stazione rock” oppure “che canzone è questa?” o ancora “riproduci più canzoni come questa”.

iTunes Radio quindi è un servizio più simile a Pandora e molto più limitato rispetto a Spotify, Deezer o Google Play All Acces. Lo streaming di casa Apple, infatti, non ci permetterà di ascoltare un particolare brano o un album e non ci permetterà di eseguire l’ascolto offline. Ovviamente bisogna considerare che questo servizio è completamente gratuito, mentre gli altri per le funzioni sopracitate richiedono un abbonamento dal costo di € 9.99 al mese. Spotify, che è il più diffuso, propone tre tipi di abbonamento: un primo gratuito che offre soltanto l’ascolto da desktop a bassa qualità e con interruzioni pubblicitarie, un secondo che elimina la pubblicità al prezzo di € 4.99 /mese e un terzo che al prezzo di € 9.99 /mese offre ascolto di alta qualità e senza pubblicità su tutti i propri dispositivi (anche mobile).

iTunes Radio avrà anche qualche interruzione pubblicitaria a meno che voi non siate abbonati ad iTunes Match (servizio che costa € 24.99 all’anno).

Il servizio potrà essere usato da tutti i device con iOS 7 e da Mac e PC tramite iTunes; inoltre tutte le stazioni radio saranno sincronizzate tra i dispositivi grazie ad iCloud. Vi ricordiamo che il servizio arriverà in autunno e sarà disponibile inizialmente solo negli Stati Uniti ma di sicuro si diffonderà presto anche negli altri Paesi.

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